ATTIVITA’ ARTIGIANALI E COMMERCIALI - Un documento del 1852, che censisce alcune attività, sembra redatto allo scopo di verificare la compatibilità dell’attività “industriale” con l’eventuale disturbo dei residenti. Definisce infatti i luoghi delle attività come "appartati" e non rileva lamentele da alcuno. Nelle note precisa poi da quanti anni la bottega opera in un determinato luogo. Molto diffuse sono le fornaci: ne risultano attive otto e producono mattoni, tegole e calce, ma si precisa che generalmente sono gestite ad uso privato dal proprietario del fondo (nella più ampia sono impiegate 6 persone). La raccolta dei dati di seguito esposti non è molto precisa perché viene desunta da rilievi relativi al pagamento di una tassa (vedi dati 1871) o all’obbligo di un controllo del sistema di misura (vedi dati 1887) : se qualcuno aveva evaso uno di questi obblighi non era registrato.
*Gli osti in genere gestivano anche i negozi di commestibili
- Come si può notare mancano alcune attività quali : sarti, barbieri, calzolai ecc.;
- Da rilevare che per la prima volta compaiono due trebbiatori, uno dei quali è il barone Mistrali di Monticelli, l’altro è Bardiani. Molto probabilmente si trattava di macchine azionate da motori a vapore.
- nell’elenco imprese del 1887, compare l’ufficio postale di Montechiarugolo;
La descrizione dei mestieri cambia spesso nome da un tabulato a quello successivo. In particolare il settore dei commercianti ambulanti passa da “merciaio “ a “cenciaiolo “; i casari sono chiamati casciai; nel 1851 gli osti sono definiti bettolieri, poi si citano come rivendite di vini e liquori; ” i fornai” a volte vengono riportati come “pastari“. I rivenditori di generi alimentari in alcuni casi vengono definiti “pizzicagnoli”. Nel 1874 Carbognani Carlo di Montechiarugolo è registrato come “perito geometra”.
Sappiamo che nell'800 l’attività prevalente nel nostro comune era l’agricoltura. Ma qual era la percentuale di popolazione addetta all’agricoltura? Basandoci su alcuni dati, possiamo fare alcune ipotesi:
- Per molte attività si è stimata la presenza di garzoni come aiutanti a tempo pieno;
- Si è ipotizzato che ogni operatore avesse un numero di famigliari: moglie casalinga, figli minori in età scolare, anziani non operativi ( la famiglia in quel periodo si componeva in media di 5,5 persone)
Se ora aggiungiamo un'ultima stima, ovvero che la popolazione totale fosse di 4.500 persone, la popolazione contadina rappresenterebbe l’ 80 % (contro un 85% del campione di censimento del 1857).