Dal quotidiano “Il Piccolo di Parma” del 3 maggio 1922:
I risultati dell’inchiesta delle autorità
In articoli successivi si informa che Bassi Eugenio e Bassi Medardo sono stati scarcerati, mentre Bassi Franco è ricercato per l'omicidio del Bardiani.
Sempre in riferimento alla citata uccisione del Bardiani, negli anni successivi a Tortiano venne eretto dalle autorità fasciste un monumento alla sua memoria (monumento che in seguito i tortianesi abbatterono) e gli fu intitolata la piazza principale di Basilicanova, oggi piazza Ferrari.
L’adesione al fascismo nelle singole frazioni del comune fu decisamente diversificata. Infatti, a fine novembre del 1922, alla Sezione del Fascio di Basilicanova, vennero annesse una sottosezione di Montechiarugolo ed una di Monticelli mentre restarono esenti Basilicagoiano e Tortiano. La preminenza di Basilicanova nelle gerarchie fasciste era già evidente nei fatti di Tortiano, infatti nel gruppo di squadristi che proveniva da quella frazione, erano presenti i futuri podestà del Comune: Ugo Mutti e Paride Conforti.
Sarebbe utile trarre insegnamenti critici da questa esperienza, come l’incarcerazione e l’uccisione degli oppositori, le leggi razziali sino all’entrata in guerra e alla Repubblica di Salò con la guerra fratricida e capire come tra i milioni di italiani che hanno vissuto questo ventennio, solo pochi hanno provato ad opporvisi, pagando a caro prezzo il tentativo. Non pochi hanno seguito con esaltazione la propaganda che mostrava un'Italia falsamente forte e probabilmente la maggioranza ha lavorato senza alzare lo sguardo e magari sperato che prima o poi finisse.