DALL’OSTERIA AL BAR - Nel primo dopoguerra nei vari paesi erano ancora attive le osterie, dove si giocava a carte, si beveva lambrusco e qualche volta si mettevano sotto i denti due fette di salame col pane. All'inizio degli anni Cinquanta sono nati i primi bar. Come le osterie, fornivano i tavoli per il gioco delle carte, ma la birra sostituiva il vino, vi si potevano consumare i gelati tutto l’anno e le moderne macchine per il caffè servivano un espresso che non aveva paragoni con quello delle macchinette casalinghe. Il processo è stato rapidissimo, tant’è che nel documento comunale di analisi del consumo dei combustibili del 1958 si parla di ristoranti, bar, ma la categoria osteria non è menzionata.
Nel frattempo arrivano le prime pizzerie – Giorgio Artusi racconta: "Mezzo secolo fa, anni Sessanta, una mattina raccontai con orgoglio a mia madre che la sera prima, al ritorno dal ballo (si rientrava a mezzanotte) ero andato a mangiare la mia prima pizza. Lei con un poco di tristezza mi disse: -Avevi già cenato ieri sera! E' stata la mia ultima pizza dopocena!"