Elenco delle storie
I FABBRI DALL'ORTO
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Periodo StoricoLa Seconda Guerra Mondiale e le memorie
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Argomento storicoLe nostre memorie del 900 da Basilicanova
MEMORIE DEI FABBRI DALL’ORTO - Una delle più antiche botteghe artigiane di fabbri ferrai della provincia è sicuramente quella della famiglia Dall’Orto di Basilicanova. Di padre in figlio si sono tramandata l’arte di forgiare il ferro per costruire strumenti di lavoro indispensabili sia per l’agricoltura ( aratri, erpici, ferri per gli zoccoli di animali…) che per l’edilizia ( cardini, catenacci, inferriate, cancelli …) A tali prestazioni si riferisce una fattura relativa a lavori eseguiti per il Comune di Montechiarugolo da Pasquale Dall’Orto, fabbro ferraio, nel 1860, su commissione del Podestà.
Nell’elenco delle imposizioni daziarie del 1926, Dall’Orto Massimino viene riportato come fabbro, ma anche come trebbiatore: si tratta probabilmente di un errore, perché tale attività era estranea alla ditta. La bottega ha un passato prestigioso, inserita nel Convegno Nazionale delle botteghe artigiane centenarie, celebrato a Torino nel 1981. La bottega si trovava da più di un secolo in via Argini Nord, infatti compare in un censimento del 1852, ove si definisce “ stabilimento non molesto perché lontano dalle abitazioni, ed esistente da oltre 22 anni”, quindi dal 1830. Un’insegna in pietra arenaria testimonia l’iscrizione all’Arte, indispensabile per poter lavorare e commerciare ferro e rame.
Il nucleo più lontano della famiglia, come risulta dagli archivi parrocchiali, risale a Michele nato nel 1655 da Francesco e Maria. Non è però possibile provare se la famiglia dei fabbri discenda da questo ceppo. I primi titolari della ditta furono i fratelli Pasquale, Domenico e Luigi, figli di Vincenzo, che non nacquero a Basilicanova, ma comparvero nello Stato delle Anime dei registri parrocchiali solo nel 1835. Domenico e Luigi dopo alcuni anni non furono più menzionati, ma Pasquale I° (1805-1879) portò avanti l'attività. Il figlio di Pasquale, di nome Guglielmo I° (1842-1897), compare nel registro pesi e misure del 1887, come correzione a matita ( cancellato Pasquale e sovrascritto Guglielmo); da questi nacque Massimino ( 1870- 1949). Da Massimino nacque Pasquale II° ( 1896-1980 ) il quale, durante la I° guerra mondiale, grazie alla sua abilità di fabbro, fu assegnato ad un’officina militare a Salonicco. Dei figli di Pasquale II°, Guglielmo II° (1921–1982) avviò l’attività di ferramenta, aprendo un negozio in paese, mentre Enzo (1926-2018), con il cugino Luigi ( 1923–1996) e il figlio Massimo (1955), continuò l’arte dei nonni.
Enzo e Luigi Dall’Orto al lavoro
Verso la fine degli anni Sessanta, la bottega è stata trasferita in un più moderno e ampio capannone, sempre sito in via Argini, a breve distanza dalla vecchia residenza . Ciò ha permesso di adottare macchinari e strumenti più moderni, pur mantenendo intatta l’abilità di usare la forgia e l’incudine per importanti restauri. Pasquale ed Enzo non hanno certo dimenticato di ricollocare sopra al portone della nuova sede , l’antica insegna in pietra arenaria da sempre appartenuta alla famiglia. La tradizione assegna a Pasquale Dall’Orto I° ( quello che eseguì i lavori per il municipio) un singolare aneddoto tramandato oralmente dagli anziani . Una domenica mattina si apprestava a recarsi alla messa, quando si fermò un elegante viaggiatore a bordo di un’imponente carrozza, e gli chiese di sistemare un ferro del cavallo. Pasquale, pur dispiaciuto, gli rispose che era suo dovere recarsi ad ascoltare la messa e che di domenica non avrebbe lavorato neppure per il Duca di Parma. Lo sconosciuto lo lodò, affermando che prima si deve servire Dio, poi gli uomini. Incredibilmente il viaggiatore era veramente il Duca di Parma Carlo III°, probabilmente in viaggio verso l’Appennino. Altro particolare curioso e piuttosto inconsueto per l’epoca è che Pasquale, oltre ad essere un abile fabbro ferraio, era anche un eccellente cuoco, chiamato spesso a preparare pranzi raffinati in occasioni importanti, come la visita del vescovo o di altre personalità di riguardo. Tra le sue specialità che si sono tramandate in famiglia, si ricordano una zuppa di funghi, il croccante e il latte in piedi.
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Data creazioneMercoledì, 03 Giugno 2020
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Ultima modificaMartedì, 28 Maggio 2024