ELEZIONI E DIRITTO DI VOTO - Sino al 1914, il diritto di voto era riservato ad un limitato numero di uomini benestanti che costituivano circa l’8% della popolazione e l’affluenza al voto era profondamente variabile: ad esempio dal 71% del 1878 al 13% del 1888, oppure dal 48% del 1904 all' 82% del 1909. Questo in parte dipendeva dal fatto che gli aventi diritto al voto per lo più risiedevano a Parma e non sentivano particolare interesse per l’amministrazione pubblica, ove il sindaco sino al 1896 veniva designato dal prefetto. Con la possibilità di eleggere il sindaco da parte del consiglio comunale, crebbe l’interesse per le elezioni e i primi socialisti cominciarono a candidarsi. Nel 1909 le elezioni per la nomina a senatore del Regno nel distretto di Montechiarugolo e Traversetolo videro il successo del candidato d’area cattolica, Giuseppe Micheli, che fu poi rieletto nel 1913, anche se, nonostante una campagna sostenuta da Mutti e dall'ingegner Bocchi, non ottenne la maggioranza tra gli elettori del nostro Comune. La svolta avvenne poi con il suffragio universale, sempre riservato ai soli maschi, del 1914, ove il Partito Socialista ottenne la maggioranza. Il secondo senatore di provenienza montechiarugolese arriva solo con la Repubblica, nella figura di Andrea Borri.
I SINDACI DAL 1900 AL 1923
Vecchi ing. Comm. Francesco |
1900 - 1902 |
Sindaco |
Mistrali Barone Ing. Giov. Vincenzo |
1902 – 1903 |
Sindaco |
Garsi Medardo |
1904 - 1904 |
Sindaco |
Marchi ing. Antonio |
1904 - 1914 |
Sindaco |
Giuffredi Lodovico |
1914 - 1922 |
Sindaco |
Lung Aldo |
1922 - 1923 |
Commissario prefettizio |