IL FORAGGIO - Oggi come ieri è la principale destinazione del terreno agricolo. In passato, con le lavorazioni manuali, erano prevalenti i prati stabili, adatti sia al pascolo che alla fienagione; attualmente sono invece percentualmente preferiti foraggi da seminativi annuali che danno rese più elevate. Il taglio avveniva con la falce (la fren'na); i braccianti partivano alle prime luci dell’alba e lavoravano fianco a fianco sino a che il caldo lo permetteva, utilizzando spesso la pietra abrasiva ( la preda) per affilare la lama. L’erba falciata veniva poi rimossa periodicamente con il tridente (la forchéta) per uniformare l’essiccazione. Successivamente veniva rastrellata, raccolta e caricata con i tridenti sui carri trainati da animali. L’intero processo per un ettaro di terreno richiedeva alcune giornate di lavoro. Oggi si risparmia tempo e fatica: il taglio avviene con l'uso di falciatrici- condizionatori, le movimentazioni con girelli e rastrelli meccanici. Il fieno viene quindi assemblato in rotoballe da 7 quintali, raccolte e trasportate con carri auto-caricanti.
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Moderna falciatrice a traino e voltafieno.
Il fieno in rotoballe cilindriche (ballon)