Due Comuni così vicini come Montechiarugolo e Montecchio, fino al 1900 non avevano una strada di comunicazione: se poteva essere accettabile prima dell’Unità d’Italia, in quanto appartenenti a stati diversi, era del tutto assurdo nell’ambito di uno stato unitario. Nella seconda metà dell’800 si discusse molto in merito alla costruzione di un ponte che collegasse Montechiarugolo con Montecchio. Nel 1879 l’ing. G. Saccani di Montecchio elaborò uno studio di massima che, con molta lungimiranza, prevedeva una diga per scopi irrigui e una centrale idroelettrica. Il progetto fu però a lungo osteggiato e il percorso per raggiungerne l’attuazione fu lungo e tormentato. Oltre alle discussioni interne alle giunte comunali si dovettero superare:
- le polemiche con alcune parti della popolazione reggiana, che non volevano un collegamento con i parmigiani che avevano rubato il nome al formaggio;
- le opposizioni di alcuni proprietari di terreni interessati agli espropri;
- Le opposizioni di proprietari terrieri distanti dall’opera e quindi convinti che le spese del Comune avrebbero favorito altri poderi;
- E infine le varie difficoltà per ottenere i contributi alla spesa da parte di province e governo;
Per motivarne la necessità, si ricorse anche ad una petizione popolare, più o meno spontanea, nella quale si riportava l’elenco degli incidenti occorsi nell’attraversamento del guado.
Si cercò di convincere la popolazione che l’opera avrebbe portato lavoro e benessere, che si sarebbero eliminati i pedaggi per i passaggi sulle ”pedancole“ (passerella) e i rischi d’incidenti. Finalmente si decise di iniziare la costruzione del ponte e, definiti i finanziamenti, l’opera venne appaltata nel 1894, per essere ultimata nel 1899.
Manifesto di inizio lavori
La prima foto mostra il vecchio ponte pedonale in prossimità di Lesignano, che probabilmente era costruttivamente simile alle "pedancole" presenti sull’Enza prima della costruzione del ponte in muratura tra Montechiarugolo e Montecchio.
LO SCIOPERO NELLA COSTRUZIONE DEL PONTE
Le tensioni sociali alla fine dell’Ottocento erano piuttosto intense. Nel nostro territorio, sino ad allora fondamentalmente agricolo, riguardavano prevalentemente i braccianti nei confronti dei proprietari terrieri, ma non mancarono di presentarsi anche durante la costruzione del ponte Montechiarugolo - Montecchio, a causa dei salari troppo bassi: una lira al giorno per orari estremamente pesanti. Queste tensioni causarono uno sciopero che portò ad un miglioramento salariale.