Nel Medioevo varie comunità di monaci si dedicarono alla deforestazione di terreni e alle bonifiche di aree paludose, creando cosi aree coltivabili. In quel tempo le campagne erano sovente devastate da bande che derubavano i contadini dei loro averi; solo la Chiesa e suoi fondi erano rispettati. Per questo motivo molti proprietari scelsero di cedere i loro poderi in modo temporaneo o perpetuo alla Chiesa, diventandone così dipendenti in cambio di sicurezza. Il problema di salvare il raccolto era sentito ancora verso il 1200, a tal punto che molti contadini non coltivavano i poderi più distanti dalle loro abitazioni perché, non potendoli controllare, sapevano che ne avrebbero perso i raccolti. Per questo le autorità comunali promulgarono norme per “ l’unione dei terreni “, nominando appositi magistrati definiti "ingrossatori” che provvedevano a trovare accordi tra i proprietari per unificare i piccoli appezzamenti ai poderi vicini. Si nominarono poi altri magistrati, i campai che dovevano controllare il rispetto delle regole e le competenze di manutenzione dei sistemi irrigui e l’effettiva cura dei poderi. In quel tempo nella scala sociale, il contadino era decisamente meno stimato del cittadino: una legge infatti stabiliva che se un cittadino offendeva un contadino, era sottoposto ad una multa di 20 soldi, ma in caso contrario, la multa saliva a 100 soldi. Nel 1258 un' ordinanza stabiliva che ogni fuoco ( casa o famiglia di contadini ) doveva piantare 20 alberelli d’ulivo il primo anno e 10 gli anni successivi. In altri statuti del 1259 il Comune di Parma imponeva precise regole di gestione delle vigne e successivamente si fa riferimento ad “una disposizione che riguardava gli abitanti di Monticelli, ai quali era fatto l’obbligo di piantare una biolca di vigna, sei piedi di fico, e sei piedi di mandorlo”. Probabilmente i mandorli servivano per legare le viti, poiché era improbabile la loro fruttificazione a causa del clima.
Nel 1300 era ben diffusa la presenza di maiali di taglia molto piccola, pare di 50 – 60 Kg; la loro presenza non si limitava alla campagna, ma circolavano liberamente anche in città.