1812 LA CAMPAGNA DI RUSSIA - Nel 1812 Napoleone aveva intrapreso la campagna di Russia con un esercito di circa 600.000 uomini metà dei quali erano francesi, 180.000 tedeschi, mentre il resto proveniva dai territori limitrofi. Non abbiamo notizie di militari del nostro Comune. L’invasione ebbe inizio in giugno e in settembre Napoleone aveva raggiunto Mosca. Ma la strategia dei Russi di far terra bruciata nei territori che abbandonavano ai Francesi, lasciò questi senza risorse e l’arrivo dell’inverno peggiorò ulteriormente la situazione. Nel 1813 le truppe francesi furono quindi costrette ad una disastrosa ritirata dalla Russia.
Nel frattempo nei nostri territori in quegli anni ( 1813 ) di intense trasformazioni, la delinquenza era dilagante, sicché le autorità decisero di realizzare una “battuta generale” su tutto il dipartimento per catturare i malfattori che infestavano il territorio.
Forse i disastrosi effetti della campagna russa portò al tentativo di rinforzare l’esercito che aveva perso i due terzi dei soldati. In questo quadro si possono leggere le varie disposizioni prefettizie che definiscono le regole per l’arruolamento dei coscritti, onde poter formare un esercito di 80.000 uomini e 15.000 cavalli.
Una disposizione del luglio 1813 informava che i coscritti del comune avrebbero dovuto presentarsi il 30 luglio a Parma; precisa poi che il maire poteva richiedere un numero limitatissimo di congedi per motivi familiari, in caso contrario dette richieste sarebbero state tutte respinte
Alla disastrosa ritirata dalla Russia seguì la sconfitta di Lipsia (ottobre 1813), l’invasione della Francia (dicembre 1813) e l’occupazione di Parigi (aprile 1814) e infine l' esilio di Napoleone all’Elba.
Requisizione fucili - Uno degli ultimi documenti del periodo francese, riguarda la requisizione di fucili posseduti da cittadini privati e impegna i vari sindaci a raccoglierli e consegnarli a Parma. Il documento precisa che saranno poi valutati e pagati ai vari proprietari. Il documento di requisizione reca la data del gennaio 1814 e le liste di requisizioni si riferiscono anch’esse allo stesso mese di gennaio.
Dato il particolare periodo, dopo la disfatta di Lipsia, non è chiaro se lo scopo delle requisizioni fosse quello di reclutare armamenti per un nuovo esercito o di disarmare possibili oppositori; in ogni caso sul nostro territorio erano ancora operanti le truppe francesi e i funzionari imperiali. Desta una certa impressione il numero di concittadini che possedevano armi da fuoco, L’elenco dei consegnatari riporta 86 nominativi e probabilmente non era esaustivo.