Elenco delle storie
GRANO
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Periodo StoricoDal Regno d'Italia a fine Ottocento
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Argomento storicoL’agricoltura nella seconda metà dell'800
La coltivazione del grano – Come si nota dalle tabelle precedenti, la coltivazione del grano era una delle principali destinazioni per i terreni agricoli e richiedeva varie fasi di lavorazione :
- Aratura: realizzata con aratri trainati da una o due coppie di buoi, più raramente da una coppia di mucche. Dato che non sempre il contadino disponeva dei buoi, era normale chiederli in prestito, ovviamente in cambio di ore lavorative o prodotti agricoli.
- Preparazione del terreno: avveniva dopo l’aratura con l'erpice (repeg o repghina). Successivamente le donne, con la zappa, avevano il compito di appianare le zolle che l'erpice non aveva frantumato.
- La semina era manuale. Si prelevava una manciata di grano dalla minella e, con perizia, si doveva lanciarla in modo che si spargesse il più uniformemente possibile.
- L'erpicatura: dopo la semina si passava sul terreno con l'erpice per ricoprire i semi che altrimenti sarebbero stati preda degli uccelli.
- La rullatura serviva ad uniformare e compattare il il terreno
- La mietitura con le falci (missori ) era un' attività frequentemente di competenza femminile.
Mietitura con pausa per bere | Coppia di improbabili mietitrici |
- Il grano era assemblato in covoni, che poi venivano sistemati in mucchi, detti croci. Le spighe dovevano essere il più possibile interne al mucchio, onde proteggerle dalle intemperie o dagli uccelli.
- Con i carri si provvedeva alla raccolta dei covoni e al loro trasporto verso casa.
Seguiva poi la trebbiatura, in dialetto ” batdura”. Probabilmente il termine derivava dal periodo nel quale tale operazione si realizzava con appositi bastoni snodati, detti cerchie, che servivano a battere il grano steso sull’aia.
Un altro metodo di trebbiatura consisteva nel far passare sopra al grano steso nell’aia un grosso e pesante rullo dentato trainato da animali, il trol. Verso la fine dell'Ottocento, come rilevato dalle liste di controllo pesi e misure, comparvero sul nostro territorio le prime trebbiatrici azionate da un motore a vapore.
Trol per trebbiatura | Pagliaio in formazione |
Trebbiatrice meccanica americana , anno 1860 | Trebbiatura locale, 1950 |
Con la trebbiatura si liberava la paglia che veniva raccolta e impilata nei pagliai per utilizzarla poi come letto per le mucche.
Il grano trebbiato veniva quindi messo in sacchi (da circa 90 Kg.), movimentato a piano terra con un apposito carretto e portato sulle spalle nel granaio che generalmente si trovava sulla porta morta al primo piano, dove non c'era umidità.
A margine delle attività di coltivazione del grano, le donne delle famiglie più povere e senza lavoro svolgevano la spigolatura: dopo la raccolta dei covoni si setacciava palmo a palmo il terreno per raccogliere le rare spighe che non erano state raccolte da chi aveva preparato i covoni o che da questi si erano staccate.
Il prezzo del grano negli ultimi tre decenni dell’Ottocento passò dalle 24 lire ad ettolitro alle 17. Questo forte deprezzamento dovuto all’importazione dalle Americhe produsse una forte riduzione di questa coltivazione e di conseguenza una crescente disoccupazione nel settore agricolo.
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Data creazioneDomenica, 10 Maggio 2020
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Ultima modificaDomenica, 03 Settembre 2023