Una pubblicità della ditta “Siemens” invitava all’acquisto di apparecchi radio per ascoltare i discorsi dei capi fascisti e i notiziari. Il possesso di un apparecchio radio non era accessibile a tutti: anzitutto occorreva disporre dell’energia elettrica, quasi totalmente assente nelle case di campagna; inoltre il costo d’acquisto e il bollo erano piuttosto elevati. Ci racconta Enrico Mazzoni che nell'anteguerra un suo vicino molto fedele al partito fascista, alla sera veniva a casa sua per ascoltare il giornale radio, prima di andare nella stalla. Giorgio Artusi racconta che negli anni '50 aveva trovato una radio a galena nel solaio di uno zio, custodita entro un sacco piombato; quando lo zio scoprì che aveva rotto il piombino per vedere cosa c’era nel sacco, si preoccupò perché temeva che un qualche controllore gli affibbiasse una contravvenzione.