Elenco delle storie
EPIDEMIA E MORTALITA' INFANTILE
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Periodo StoricoDal Regno d'Italia a fine Ottocento
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Argomento storicoLa sanità nella seconda metà dell'800
LA SALUTE NEL NOSTRO TERRITORIO - La storia ci riporta notizie di un’epidemia di peste del 1613, portata probabilmente dai Lanzichenecchi nelle loro scorrerie, che aveva quasi dimezzato la popolazione: da 2.000 a circa 1.000 persone. Si ha poi notizia di un' epidemia di colera nel 1855 che colpì tutto il territorio con oltre 200 infetti : si contarono 38 morti a Tortiano, 10 a Montechiarugolo, 15 a Basilicagoiano, 26 a Monticelli e 19 a Basilicanova. L’amministrazione acquistò 300 staia ( 1 staio circa 5 decalitri) di calce per la disinfezione e il seppellimento dei cadaveri. Forse a questo è dovuta la chiazza bianca sul prato antistante la chiesa al Monte di Monticelli. Contemporaneamente all’esecuzione di una serie di lavori di copertura degli scarichi fognari per limitare il rischio di epidemie, si procedette anche all’abbattimento delle mura che cingevano il centro di Montechiarugolo, forse per dare aria al borgo e probabilmente per dare lavoro a qualche disoccupato . Nel 1873 ci fu un’altra epidemia di colera, più limitata: infatti, nei ventuno stampati che riportano la situazione tra settembre e novembre, si riscontrano solo sette decessi.
Non mancavano le epidemie di vaiolo e frequenti casi di tifo, causati da pozzi inquinati.
Tra le malattie più frequenti in quel periodo troviamo la pellagra, legata al regime alimentare generalmente scarso di vitamine e quasi esclusivamente basato sulla polenta, che, nei casi più gravi, portava alla pazzia, con conseguente ricovero nei manicomi. Per lungo tempo fu presente anche la malaria, dovuta alla presenza di risaie, in parte clandestine e altre regolari, ma anche ad aree paludose. Ad esempio nelle zone basse dell’area di Tortiano, si accenna all’impossibilità di coltivare i terreni perché paludosi e malarici.
A conferma del gravissimo stato della salute pubblica, nel 1876 furono modificati, a livello nazionale, i criteri di abilità al servizio militare, poiché il 12% dei coscritti non raggiungeva l’altezza minima prescritta e il 31% non risultava abile a causa di malformazioni e malattie, generalmente dovute all’insufficiente regime alimentare.
Stralcio dei rilievi giornalieri dei decessi
VACCINAZIONI – In archivio comunale si trovano cartelle che fanno riferimento a pratiche di vaccinazioni a partire dal 1820, ma in un documento del 1816 il governatore sollecita il podestà a versare 50 franchi al medico che ha effettuato le vaccinazioni nel comune di Montechiarugolo. In quel periodo si vaccinava in primavera contro il vaiolo, come da una decina d’anni avveniva nel Regno delle due Sicilie, sui bambini con età tra 0 e 1 anno; alcuni verbali ci riportano i dati relativi al numero di bambini da vaccinare e le vaccinazioni eseguite. Le motivazioni della mancata vaccinazione, erano attribuite a malattia del bambino.
Anno |
Vaccinandi |
Vacc. con esito positivo |
Vacc. con esito negativo |
% vaccinati |
1831 |
- |
160 |
13 |
|
1840 |
183 |
99 |
|
50% |
1851 |
224 |
87 |
9 |
39% |
1871 |
|
100 |
6 |
|
1873 |
263 |
98 |
|
37 % |
1875 |
193 |
113 |
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53 % |
Nel 1884 si ha notizia di un evento nefasto al seguito di vaccinazioni mal eseguite: si ammalarono 25 bambini di Basilicagoiano e di questi ne morirono 5. La commissione d’indagine non riuscì o non volle trovare le responsabilità, ma il medico condotto venne sostituito.
MORTALITA’ INFANTILE - Una statistica dei decessi nell’area di Basilicanova tra il 1868 e il 1877 considera due categorie di età: da 1 a 7 anni e oltre i 7 anni. I decessi annui dei bambini superano quelli di tutta la restante popolazione, considerando anche che la statistica non considera i bambini da zero ad un anno.
Il dato può sembrare isolato ma in quel periodo, a livello nazionale, la mortalità infantile nel primo anno di vita era del 20%
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Data creazioneLunedì, 11 Maggio 2020
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Ultima modificaDomenica, 19 Maggio 2024