Elenco delle storie
L’ELETTRIFICAZIONE E L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA
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Periodo StoricoLa modernità: dal 900 al 1940
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Argomento storicoIndustrializzazione nella prima metà del ‘900
All’inizio dell’elettrificazione, il termine “elettricità” era riservato agli addetti ai lavori e, dato che il suo uso esclusivo nelle abitazioni civili era l’illuminazione, veniva volgarmente definita ”la luce“.
Nel sunto delle opere realizzate dalla giunta comunale tra il 1893 – ’99, figura l’illuminazione dei centri principali delle frazioni; non ne è specificata la fonte, ma dalle guide turistiche del tempo si apprende che esisteva quella a petrolio. Nell’anno 1918 venne costituta in Montechiarugolo una società, denominata “Ferrante Angelo”, con lo scopo di fornire la luce e la forza motrice alle abitazioni del Comune; la stessa ditta, l’anno successivo, comunicò al Comune l’avvenuta realizzazione dei primi punti luce della pubblica illuminazione. A fine 1921 la distribuzione dei punti di illuminazione pubblica, costituiti da lampade da cinquanta candele, era:
Montechiarugolo 8 |
Basilicanova 5 |
Cantone 1 |
Ghiare di sopra 1 |
Ghiare di sotto 2 |
Casale 1 |
Basilicagoiano 4 |
Piazza 2 |
Tortiano 3 |
Montepelato 4 |
Case nuove 1 |
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Comunicazione di avvenuta realizzazione dei primi punti luce ad energia elettrica.
L’orario di accensione era definito bimensilmente, ad esempio:
Mesi |
Accensione |
Spegnimento |
Gennaio- Dicembre |
ore 17 |
ore 7,5 |
Giugno Luglio |
ore 21 |
ore 4 |
In un documento del 1930, la società “Emiliana”, comunicava al comune i dati dei consumi di energia elettrica nel territorio comunale, per quantificare le competenze daziarie (0,1 £ ogni chilowattora) :
- Consumo 1929 194 KWh
- Consumo 1930 435 KWh
Circa 120 KWh di consumo medio giornaliero, pari al consumo medio di una quindicina di famiglie odierne.
Il primo utilizzo a livello industriale fu per i motori elettrici dei pozzi. A livello domestico, dopo l’illuminazione, arrivò la radio e molto dopo il frigorifero e in scala tutti gli elettrodomestici.
In una rivista del 1930 appaiono vari articoli sull’irrigazione tramite motopompe elettriche, nonché una nota sull'ormai quasi ultimata “Bonifica Parmigiana Moglia”.
Dalle memorie di E. Mazzoni emerge che la sua abitazione era allacciata alla rete elettrica già nel 1935.
Alla fine degli anni Cinquanta la diffusione dell’elettricità nelle case non era ancora completa, poiché il 17% delle località ne era ancora priva. Un intervento del comune, che contribuiva per il 25% alle spese di elettrificazione, colmò il gap. Nel 1961 il comune decise di anticipare il costo d’allacciamento ad un fondo agricolo in Basilicanova, prevedendo la copertura dall’interessato entro un anno, e motivando la scelta col fatto che ormai restava uno dei pochi fondi senza allacciamento alla rete elettrica. L’arrivo dell’elettricità nelle stalle alimentò:
- L’illuminazione degli ambienti;
- Le prime mungitrici elettriche portatili;
- I primi impianti per la stabulazione fissa, con la raccolta del latte;
- I nastri scarica letame.
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Data creazioneGiovedì, 28 Maggio 2020
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Ultima modificaDomenica, 18 Agosto 2024