QUATTRO CHIACCHIERE TRA RAGAZZI CHE HANNO FREQUENTATO IL COLLEGIO DI PARMA

QUATTRO CHIACCHIERE TRA (ex ragazzi ) CHE HANNO FREQUENTATO I COLLEGI DI PARMA

 A fine anni Cinquanta, Montechiarugolo non disponeva ancora di una scuola media, sicché alcuni genitori benpensanti, per evitare i rischi dei viaggi in corriera, ritennero più salutare un periodo scolastico in un collegio religioso di Parma. Casualmente, parlando degli anni giovanili,  Schiaretti, Adriano e Annalisa hanno accennato alle loro esperienze.

Schiaretti

-           Il primo giorno di collegio dai Salesiani, in via Saffi, mentre mi accingevo a fare i compiti mi cadde la penna, la raccolsi ma contemporaneamente il capo-banco estrasse il taccuino e segnò il mio nome; seppi poi che quell’errore mi sarebbe costato il primo divieto ( di tanti che seguirono ) per andare al cinema alla domenica pomeriggio.

-          Dormivamo in un camerone ove erano disposti 120 letti; quando mia mamma veniva a trovarmi per portarmi la biancheria pulita, prima di entrare nel camerone, metteva qualche goccia di profumo su un fazzoletto, col quale poi si tappava il naso.

-           Certo che si faceva il bagno: ogni mese c’era il turno di lavaggio, ma il tempo concesso era talmente breve che qualche volta mettevo solo la testa sotto la doccia, poi dopo un minuto uscivo e il bagno era finito.

-          Il cibo era di pessima qualità e decisamente scarso; se qualche ragazzo alla sera lasciava dei piselli bruciacchiati nel piatto, non c’era rischio di spreco, perché il giorno seguente li ritrovavamo nel minestrone. Qualche volta, quando c’erano le cotolette e qualcuno  le mangiava solo in parte o per niente, passava qualcuno  a raccoglierle e, se lo chiedevi, le toglieva  dalle tasche e te le dava.

Adriano

-          Certo, la qualità del cibo sarà stata scarsa, ma avresti dovuto stare nel collegio in cui ero io  … per conoscere il peggio!

Annalisa

-          Il collegio femminile era più piccolo e il camerone conteneva solo 20 posti letto; una domenica al mese potevamo tornare in famiglia. Sì, anche noi facevamo il bagno, ma non c’erano le docce e ci si lavava in un mastello posto a fianco del letto, con seggiole e lenzuola a fare da paravento e una serie di “ Non guardarmi! ”.  “No!” . “ Sì che mi hai guardata …!”

-          L’alimentazione era particolarmente scarsa e, in un periodo nel quale facevo sport, le suore hanno capito che un'alimentazione carente non mi permetteva di gareggiare, così in quei giorni mi veniva data una razione speciale.

-          Il giorno in cui morì Kennedy (facevo già le superiori) in un passaggio dal collegio alla scuola, con un’amica decidemmo di comprare ”l’Unità” per vedere cosa diceva di questo fatto. Venimmo scoperte e fummo  sgridate dalla suora e poi dal parroco: avevamo fatto una cosa molto grave!

-          C’erano anche i momenti belli …