Anche l’attrezzatura da ufficio è variata negli anni. Nell’800 non esistevano le macchine da scrivere, quindi tutte le documentazioni erano scritte a mano, a meno che non provenissero da una stamperia. Nella collezione sono presenti:
Cannucce con pennino – Per inchiostrarle si dovevano intingere nel calamaio. Si utilizzavano ancora negli anni Cinquanta, anche se già erano diffuse le penne stilografiche e le prime penne a sfera.
Calamaio con porta penna – Realizzato in bachelite.
Tampone di carta assorbente – Era indispensabile se si doveva imbustare o archiviare un foglio appena scritto.
Taglierina per documenti – Data la dimensione poteva servire solo per fogli di piccola dimensione.
Macchine da scrivere – Ebbero un grande sviluppo con modelli inizialmente pesanti, poi con quelli portatili, come la lettera 22 dell’Olivetti e successivamente con quelli elettrici. Con l’arrivo dei computer negli anni '80 le macchine da scrivere divennero obsolete.
Torchio da stampa – L’uso era abbastanza vario: poteva servire per stampare, con apposita matrice, fogli di carta intestata per imprese, negozi e progettisti. Uno di questi era infatti di proprietà dell’ing. Bocchi.
Mini box in legno per disegni - I disegni tecnici venivano eseguiti manualmente su carta, poi si arrotolavano perché occupassero poco spazio, senza stropicciarsi e si inserivano nel box che poteva contenere sino ad un centinaio di rotoli.
Squadrette in legno – Per tracciare i disegni ci si serviva di righe e squadre che, nell’Ottocento e nel primo Novecento, erano realizzate in legno.
Tecnigrafo – Ebbe la sua espansione tra il dopoguerra e gli anni '80, quando il computer lo rese inutile. Era un tavolo da disegno montato su due piedi, del quale si potevano regolare l’altezza e l’inclinazione del piano. Era inoltre dotato di un complesso di due righe poste a 90° che potevano ruotare con un angolo a scelta. Al di sopra una lampada inclinabile permetteva di illuminare il piano di lavoro.