Falce - La falce era uno strumento efficace, ma richiedeva una manutenzione costante per rendere il taglio dell'erba meno faticoso.
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Pietra e "coder" per affilare |
Battitura della falce |
Incudine e martello per battitura falce |
Pietra abrasiva per affilatura - Frequentemente la falce necessitava di alcuni passaggi con l'apposita pietra affilatrice.
Battitura della falce - Dopo alcuni giorni d’utilizzo si doveva battere la lama della falce con il martello su un apposito ferro per assottigliare la lama stessa consumata dall’uso.
Rastrello base – Realizzato completamente in legno aveva una traversa sulla quale si imperniava un manico lungo e dritto; sulla traversa erano fissati ad incastro i denti appuntiti e con una lieve curva verso l’operatore. Il numero di denti poteva variare tra 12,14,16 e 18.
Rastrello a denti distanziati – Non serviva per il fieno, ma probabilmente era utilizzato per la raccolta di sterpaglie.
Rastrellina – Era un rastrello più largo del nomale, con un manico corto, decisamente inadatto per la normale rastrellatura, ma diventava invece decisamente efficace per la raccolta di finitura, quando restava poco fieno e con un rastrello normale si sarebbe impiegato più tempo.
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Tridente o forchetta - Serviva per muovere l’erba tagliata fresca per l’alimentazione delle vacche, o per il fieno, in una prima fase per rivoltarlo durante l’essicazione, poi per la raccolta sul carro.
La raccolta – Terminata la rastrellatura, arrivava il carro con le stanghe per ampliare il pianale, trainato da una coppia di mucche o di buoi, spesso guidati da un ragazzino. Un gruppo di braccianti armati di tridente raccoglievano il fieno dai mucchi e lo ponevano sul pianale del carro, ove una donna o un ragazzo in piedi provvedeva a garantire una distribuzione uniforme. A raccolta ultimata, e non prima di una ripulitura con la rastrellina, il carro veniva portato sotto al fienile.
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