In un podere le attività che riguardavano gli alberi erano svariate: potature di piccoli rami per motivi estetici o di funzionalità delle aree attigue, taglio e pulitura di rami più grossi per ricavarne pali per la vigna o paletti per l'orto e i pomodori, taglio d’alberi per ricavarne legno da costruzione o legna da ardere. Gli strumenti per queste attività, naturalmente manuali, erano tanti:
Asce - servivano per il taglio degli alberi: avevano un corpo consistente e un manico relativamente lungo (80 cm). Le stesse asce servivano poi per sezionare rondelli medi e farne due o più pezzi, oppure avviare un taglio sui tronchi ove poi si sarebbero inseriti i cunei in acciaio sui quali battere con le mazze.
Cunei - venivano utilizzati per spezzare tronchi di grosse dimensioni e ricavarne la legna da ardere nel camino o nella stufa. Il sezionamento del legno veniva effettuato battendo il cuneo con una mazza. Vi erano varie misure di cunei a seconda del lavoro da svolgere.
Mannaia - aveva un manico corto, spesso realizzato con dischetti di corame, e la lama molto larga e pesante per dare particolare efficacia al taglio; un piccolo gancio sul manico consentiva di fissare l’attrezzo alla cintura del contadino. Era un attrezzo multiuso: poteva servire per fare la punta ai pali, per tagliare rami medi, ma anche per attività di macelleria, come sezionare un coniglio.
Roncole - avevano un manico in legno o in corame provvisto di un gancio ma, a differenza delle mannaie, le lame erano più strette e dotate di una curva che permetteva di agganciare i rami flessibili. Strutturalmente ne esistevano di varie dimensioni, con lame larghe dai 3 ai 7 cm e lunghe dai 25 ai 36 cm. Un tipo particolare, usato soprattutto nella provincia reggiana, presentava una seconda lama sulla costa: potrebbe essere definito un ibrido tra mannaia e roncola. In alcuni casi, per tagliare rami abbastanza sottili, ma posti piuttosto in alto, si inseriva un allungamento sul manico.
Ronchette - erano delle specie di coltelli a serramanico con la lama simile a quella delle roncole, ma più piccola e richiudibile per essere portata in tasca. I manici potevano essere in legno o nel più elegante osso. L’utilizzo era certamente adatto al taglio di piccoli rami, ma poteva avere varie altre funzioni.
Seghetti per l'agricoltura - erano piccole seghe con la lama dritta, lunghe dai 20 ai 30 cm, e un manico in legno ricurvo per migliorare la presa durante l’uso. Servivano per tagliare rami di media dimensione.
Mole - servivano naturalmente per rifare il filo a mannaie, roncole, asce, ma anche a coltelli. Non erano particolarmente diffuse a livello agricolo e i diversi modelli, come quelli in collezione, non avevano moltiplicatori di giri, ovvero la pietra della mola faceva lo stesso numero di giri della manovella.