BARBIERI e PARRUCCHIERE – Nel Novecento questa professione era certamente diffusa e, benché i documenti comunali siano abbastanza avari in merito, tra il 1930 e il 1940 si contavano più di 20 licenze attive.
Attrezzi da barbiere appartenuti al signor Scalvenzi
Gli attrezzi da barbiere e da parrucchiere si sono evoluti: il rasoio a mano libera, la coramella, le macchinette manuali per tosare, i ferri arricciacapelli da scaldare sulla stufa sono ormai scomparsi. Arrivarono i rasoi elettrici, i caschi per asciugare i capelli e i ferri elettrici per fissare i riccioli .
MACCHINETTE MANUALI PER TAGLIARE I CAPELLI – Le lame delle macchinette erano contenute in appositi pettini metallici e venivano attivate dal movimento ritmico di chiusura e rilascio della coppia di manici.
PENNELLO DA BARBA – Era un elemento indispensabile per spalmare la schiuma del sapone da barba e preparare la pelle alla rasatura.
RASOIO A LAMA LIBERA – Era un oggetto estremamente funzionale se mantenuto ben affilato, ma richiedeva un' estrema attenzione nell’uso per evitare di tagliare la cute.
CORAMELLA – Era un nastro di cuoio sul quale si passava e si ripassava il rasoio per affilarlo.
RASOI A LAMETTE – Si diffusero rapidamente negli anni '50 del Novecento perché molto pratici e sicuri, infatti bastava cambiare la lametta anziché affilarla.
PARRUCHIERI
L’attività primaria consisteva in:
- Permanente
- Messa in piega
- Tintura
- Taglio dei capelli
PINZE ARRICCIACAPELLI - Erano in ferro o in acciaio cromato e si scaldavano sulla stufa. I manici potevano essere di legno o di ferro. Era una specie di pinza costituita da un corpo cilindrico e da un semi tubo che avvolgeva il primo. Modelli più complessi avevano corpi sdoppiati per formare un doppio ricciolo.