CALZOLAI – Nell'Ottocento lavoravano nelle botteghe, ma esistevano anche i calzolai ambulanti, scomparsi nella seconda metà del Novecento. Il calzolaio fabbricava le scarpe e le riparava. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta risulta che il sig. Capelli Luigi conduceva una fabbrica di zoccoli di legno in Basilicanova.
Le attrezzature del calzolaio erano:
FORME IN LEGNO – Le calzature venivano impostate sulle forme in legno che nell’800 erano uguali per la destra e la sinistra. Naturalmente esistevano forme di varie dimensioni, per bambini, ragazzi e adulti. Per riporre le scarpe di pregio si usavano forme particolari che evitavano deformazioni. Una delle forme presenti nella nostra collezione aveva una funzione paramedica, infatti disponeva di una serie di fori sui quali si poteva innestare una semisfera che creava una deformazione nella scarpa per adattarla a difetti del piede, come l'alluce valgo o altri.
LESINA - Si realizzava artigianalmente con un sottile piatto in ferro dotato di lama inclinata di circa 45 gradi. Serviva per tagliare la pelle, funzione che poteva essere svolta da una mezzaluna con manico in legno. L’attrezzo doveva essere accuratamente affilato e per questo si utilizzavano delle pietre in tutto simili a quelle usate per le falci.
LIME – Venivano utilizzate per alcune lavorazioni di finitura delle suole.
PINZE DA FORARE – Consentivano di realizzare i fori per i lacci o per fare i buchi alle cinture.
PUNTERUOLI – La suola era particolarmente dura per cui, prima di cucirvi sopra la pelle, si dovevano praticare dei fori sul bordo con il punteruolo, quindi si poteva passare la corda di cucitura.
SAGOMATORI – Servivano per particolari operazioni di sagomatura.
TREPIEDI IN GHISA – Serviva in particolare per la lavorazione della suola. Ognuno dei piedi aveva una dimensione diversa con la possibilità di lavorare su scarpe da bambino, ragazzo e adulto. La ghisa, per sua natura è molto dura, ma anche fragile, per cui non era difficile che qualche martellata troppo violenta rompesse un piede. Si procedeva quindi alla riparazione con delle viti. Con diversa forma, ma medesimo servizio, esisteva un attrezzo composto da una base, sulla quale si innestava un piede in acciaio della dimensione richiesta per il lavoro.
MARTELLO – Serviva per piantare i chiodi nella suola e con la penna stondata si poteva ribattere la pelle della scarpa sulla suola.
PINZA MARTELLO – Serviva per stringere la pelle sulla suola durante la cucitura.
TENAGLIA DA TAGLIO – Serviva per tagliare piccoli pezzi di pelle e di corda.