I CHIODI - Da millenni (si pensi alla croce di Cristo) erano prodotti artigianalmente dai fabbri, con sezione quadrata e testa irregolare. Solo nella prima metà del ‘900 arrivarono i prodotti industriali nella forma tuttora attuale: un lungo cilindretto con un lato a punta e l’altro a capocchia. La lunghezza poteva variare da 2 cm sino a 50 e oltre.
Le VITI - Sono un prodotto relativamente recente, di produzione industriale, con la testa semi sferica o piatta solcata da un taglio. Solo nel dopoguerra sono arrivate le tipologie con teste a croce adatte all’uso di avvitatori elettrici.
Nella costruzione di carri, e in particolare dei timoni, si utilizzavano lunghi tondini in ferro del diametro di 1 o 2 centimetri con un lato a testa di chiodo e l’altro filettato per ospitare un dado a sezione quadrata. Naturalmente si utilizzavano anche bulloni di dimensione molto più ridotta per serramenti e altro, ma restava la caratteristica del dado sempre a sezione quadra.
I GANCI DA TRAVE – Nella costruzione dei solai degli edifici il collegamento tra una trave e l’altra era realizzato con particolari ganci a due punte di varie lunghezze.
CAVICCHIE - Avevano la testa simile a quelle attuali, ovvero stondata; il corpo cilindrico era, con alcuni millimetri di sezione quadrata, accanto alla testa. Ciò che le diversificava dalle cavicchie moderne erano il filetto a passo più ampio e i dadi che, anziché esagonali come quelli attuali, erano a sezione quadrata.
GIRAVITE – La struttura dei giravite era del tutto simile a quelli attuali, salvo che in alcuni casi si trattava di prodotti artigianali.
GIRAVITE A POMPA - E’ uno strumento composto da un manico, una vite senza fine e un mandrino porta utensile. Spingendo una specie di dado inserito nella vite senza fine, il movimento in avanti del dado si trasforma in rotazione.