Normalmente il vaccaro aveva cura delle vacche, non solo procurando loro il cibo e il beveraggio, ma anche per la pulizia del corpo e in alcuni casi anche intervenendo per problemi di salute.
STREGGIA IN LAMIERA – Era una struttura in lamiera dotata di un manico di legno. Una serie di nastri dentellati la rendevano un raschietto e come tale veniva utilizzata per togliere dalla pelle dell’animale le incrostazioni di sterco.
STREGGIA IN SAGGINA – Questa spazzola aveva una base in legno, un nastro in tela che serviva alla tenuta dell’attrezzo e una serie di corti ciuffetti di saggina. Era utilizzata per spazzolare la pelle della vacca dopo averla raschiata con la streggia. Queste operazioni di toelettatura erano svolte giornalmente.
FORBICE PER TOSARE – Non era di uso comune, la si utilizzava solo se si doveva scoprire un lembo di pelle ferita o per un'operazione chirurgica.
PUGNALETTO PER SGONFIARE – Non era infrequente che nel passaggio dall’alimentazione con fieno a quella con erba verde, la mucca avesse problemi digestivi che causavano il rigonfiamento dello stomaco o rumine; in questo caso veniva pugnalata con un particolare strumento composto di due parti. Una volta raggiunto lo stomaco si estraeva l’elemento centrale del pugnaletto, mentre restava inserita nel corpo una specie di guida forata che consentiva all’aria di fuoriuscire e l’animale si sgonfiava.