IL TRASPORTO LATTE – La quantità di latte prodotta dalle piccole stalle era modesta, magari 30 – 40 litri a turno di mungitura. In genere il trasporto era effettuato in proprio dal contadino o, più raramente, dal cascinaio con un calesse, trainato da un cavallo, sul quale potevano essere posti tre o quattro bidoni da 50 litri.
CARRETTO IN FERRO CON BIDONE – Era un sistema decisamente più raffinato e costoso; la struttura era dotata di due ruote completamente in ferro, un bidoncino in lamiera del volume di 30 – 40 litri e un timone, sempre in ferro, per il traino manuale.
CARRETTO DA BICICLETTA – Aveva il telaio in tubolare di ferro, due ruote simili a quelle da bicicletta o da motorino e il fondo in legno che poteva ospitare due o tre bidoni. Il timone aveva un attacco che si adattava alla bicicletta.
BIDONE DA LATTE IN FERRO CON ATTACCO PER CANNA DA BICICLETTE – Di sezione ovale, era dotato di staffe che permettevano l’appoggio alla canna della bicicletta. Il trasportatore aveva certamente qualche difficoltà a pedalare, ma almeno non doveva sostenere pesi con le mani.
BIDONI IN ALLUMINIO – Avevano generalmente una capacità di 50 litri. Inizialmente la base, le maniglie e le leve di fissaggio del coperchio erano in ferro. I modelli successivi ebbero invece tutta la struttura in alluminio. Questa tipologia di contenitori era adatta ai carretti da bicicletta, ai calessi e poi ai camioncini dei casari.
IL BASTIO – Era una specie di bastone in legno con due asole alle estremità per sostenere il manico di due secchi. Il vaccaro infilava il bastio nei due manici dei secchi, quindi lo sollevava e lo metteva in spalla. Perché il peso fosse equilibrato, i due secchi dovevano ovviamente contenere la stessa quantità di latte.